Ieri
I volumi della Biblioteca Monaci narrano che correva
l’anno 1946 quando, l’8 dicembre in occasione
delle celebrazioni per l’Immacolata Concezione, il Comm.
Renato Gisci, di professione orafo si trasferì da via
del Leoncino al 79 di via del Babuino, avviando
l’attività del negozio che trattava principalmente in
orologi, spille, cammei e collane antiche.
Questo gusto e la ricercatezza per i pezzi unici e
senz’altro d’epoca rimasero immutate anche
quando il Comm. Gisci morì lasciando che fosse sua
moglie, Raffaella De Paolis e i suoi due figli, Diana e
Benedetto, a proseguire ciò che lui aveva iniziato.
Vetrina
Nonostante il trasloco da via del Babuino, l’originale
interno del negozio, una bomboniera incastonata
nel cuore di via Vittoria, è stato mantenuto
inalterato: le stigliature sono in noce scuro e ottone
e l’insegna (GISCI) in vetro e bachelite non ha subìto
alcuna modifica fin da quando fu apposta
sul frontale dell’ingresso del precedente locale nel
1952.
Con l’amore ed il rispetto per il passato che ha
attraversato tutti i suoi discendenti, la famiglia Gisci
ha saputo conquistarsi nel tempo l’interesse e la
fiducia di sovrani, di principi della Chiesa, di
diplomatici di Stato e di quell’aristocrazia romana
intellettuale alla ricerca dell’oggetto raro e di gusto.
Oggi
Come nella migliore tradizione, dopo un periodo in
cui la conduzione del negozio fu portata avanti
esclusivamente da Benedetto, questi il 27 luglio
1999 cedette il passo al figlio, Renato Gisci, ultimo
anello di questa catena, che non a caso porta il
nome del capostipite di una famiglia che ha saputo
mantenere intatta, pur nel succedersi delle
generazioni, la passione per il proprio mestiere.